Appena arrivati al palazzetto dello sport di Castiglion Fiorentino ho subito capito che c'era l'atmosfera che piace a me: gente rilassata, tutti con le scarpe da trail ai piedi, chi indossava camel bag sofisticatissimi, chi brandiva i bastoncini e chi invece avrebbe contato solo sui propri quadricipiti, c'era poi chi si impiastricciava di creme riscaldanti come il nostro Frank e chi invece sarebbe partito con pantaloncini sgambatissimi nonostante la temperatura fosse sottozero. Insomma un branco di pazzi, ognuno con le sue allucinazioni che per un motivo o per un altro hanno bisogno di una buona dose di km come cura.
Tra tutti i più ambientati erano sicuramente i "nostri" che avevano passato la notte là, in palestra...questo è il vero "spririto trail"!!! La Laura fresca come una rosa, con la sua pacata incoscienza, sta affrontando una serie impressionante di corse spezzagambe come se prendesse un cappuccino al bar!!! E Ciccio., in formissima...alla fine chiuderà con un tempo strepitoso (ma quanti km faremo quest'anno???????).
Per quanto mi riguarda poco riscaldamento, mi aspettavano almeno 6 ore di corsa ... hai voglia a riscaldarti.
Partenza in sordina insieme a Iari, Laura e la sua amica, invece il Frank e Ciccio allungano subito e spariscono...li rivedremo all'arrivo.
Si esce dall'abitato, inizia il bosco e subito la salita, tutti in fila indiana a scalare la prima salita con il 47% di pendenza..."occhio si scivola" e quello dietro "boia son scivolato davvero"...e scivolata dopo scivolata siamo arrivati in cima. I polpacci erano già andati ma ancora la strada da fare era tanta. Verso il 17km o poco prima saluto Iari, foto ricordo, e proseguo sul tracciato dei 43km. Ovvia, mi dico, saranno tanti ma avranno una fine, e là mi aspetterà il boccale da finisher, pieno di birra. Con questa immagine corro nelle discese e nei falsipiani, le salite invece me le faccio camminando. Il tempo passa ed i km pure, il percorso piuttosto selvaggio si alterna tra strade forestali e single track, tra boschi fitti e casali dimenticati dal tempo. Le uniche preoccupazioni erano i sentieri ghiacciati e scivolosi e fare attenzione a non perdere d'occhio i segnali lungo il percorso. Perdere la strada sarebbe stato facile e ci sono andato vicino più di una volta. Come mi capita sempre, dopo 4 ore di corsa ed almeno altre 2 da fare, ho un momento di lucidità e mi ricredo in merito a tutti gli ultratrail e ultramaratone che mi son prefisso di fare... purtoppo il giorno dopo la gara invece ricomincio a pensarci ed a volerci provare. Ho bisogno di uno psicologo!
Insomma al 37°km inizia l'ultima salita, ormai sto correndo da solo da un po' e così sarà fino alla fine, le caviglie fanno male, le piante dei piedi bruciano, i polpacci son rimasti nella prima salita ma chi se ne frega...tra un po' il boccale di birra rimetterà tutto a posto.
Ultima discesa trotterellando e poi 1,5 km di pianura per rientrare in paese, con lo sguardo a cercare il tetto del palasport per capire dove fosse il traguardo. Arrivato, il cronometro segna 6h e 5', mi danno il boccale ed il tipo mi chiede:
-SECONDO TE?
Giacomo, 27/01/2013