30 maggio 2013

25-26 MAGGIO 2013: 100KM del PASSATORE

Questi due racconti non hanno certo il bisogno di essere introdotti, parlano molto bene da soli.
Ci limitiamo pertanto a ringraziare Filippo e Giacomo, prima di tutto per aver scritto il nome della nostra squadra nell'albo dei Finisher di questa blasonata corsa e, non appena finita la corsa, per aver pensato subito a noi, dedicandoci questi due splendidi racconti scritti indubbiamente a caldo tante sono le emozioni che ci trasmettono.
Buona lettura a tutti e complimenti ai nostri due EROI!!!!
 

IL PASSATORE DI FILIPPO
Per me è difficile scrivere…ma volete la verità vera? È che devo mettere a fuoco ancora il tutto.
Lo so, son passati alcuni giorni, ma credete, non è facile dar ordine a quello che passa dentro.
Personalmente, c’ho capito veramente poco, mi son chiesto pure se ne sia valsa la pena, visto che ho le ginocchia gonfie e doloranti che zoppico ancora.
Forse è solo perché sono ancora spossato sia fisicamente che mentalmente.
Vedo le facce di amici, colleghi, compagni di squadra o sento le loro voci entusiaste piene di complimenti.
Alcuni han pure seguito i passaggi in tempo reale su internet!? Incredibile letteralmente. 
Mi pare che siano e siate più contenti voi di me.
Che vi sia una sorta di depressione post Passatore? Boh…sarebbe da indagare!

Com’è andata? Com’è stata?
DURA…DURA…DURA…E ANCORA DURA…boia come è stata dura!
Per me, nella mia testa, dentro di me, il ‘mio’ Passatore era solo in un modo.
Farlo di corsa dall’inizio alla fine, senza mai fermarsi.
Sarà stato un errore, ma lo volevo fare così, diciamo “estremo, a tutta”…
Partire e non c’è niente di niente finché non s’arrivava a Faenza.
Il tutto è stato conseguente…chi mi conosce bene ed è partito con me, senza saperlo lo sapeva.
Non volevo ne avevo programmato di fermarmi a cambiarsi alla Colla, né a banchettare ai ristori, né di camminare.
Così lo volevo fare. Così ho provato a farlo.
Ti ricordi Giacomo “sogna in grande e osa fallire”.

Per il resto c’è una ‘vita’ di ricordi immagini sensazioni emozioni che lega il prima il durante il dopo.
È veramente impossibile dar forma a quel che ho dentro e un resoconto della gara sarebbe veramente limitativo. Meglio a parole direttamente davanti ad una bella e buona birra.
Però tre persone van citate nel durante.
La Chiara che è intervenuta al momento giusto, quando il freddo e la tattica di gara scriteriata han distrutto il poco di mente che m’era rimasta. Che ‘botta’ che ho preso intorno al 62/63 km! Lei lo sa già, ma correre insieme a lei (s’è fatta una ventina di km e più forse) è stata la cosa più bella del ‘mio’ Passatore. 
 
 Capitan Lalo, che da ottimo capitano s’è sobbarcato 15 km a passo da bradipo (dal 75 al 90), incoraggiandomi e soprattutto  distraendomi dal dolore alle ginocchia terribile che avevo. Penso si sia divertito soprattutto dalle assurdità che s’è sentito dire da me…tipo che non vedevo l’ora che finissero i tratti in salita, quando correvamo esclusivamente in discesa!
Giuliano, che le ha passate letteralmente di tutte…il meteo (freddo, pioggia, grandine etc) è stato il meno penso. Lui è diventato il ‘nemico’ da sconfiggere per arrivare a Faenza… le ha subite stoicamente! Grande Giuliano.

E poi…

Mi vien in mente spesso l’immagine del cartello ‘98’…ho accelerato come se mi fossi svegliato.
Tirando fuori tutto quel che avevo dentro e non so proprio come.
L’arco rosso a 100mt all’arrivo, l’orologio che indicava 9h56’.
Penso di aver gridato di gioia, sicuramente dentro di me.

C’è molta retorica, lo so.
ma porca miseria e son 100km!!!
E nel pensare che finalmente sono ‘un Passatore’ e non un aspirante tale vien da piangere dall’emozione.

concludo…
gli aspiranti Passatori (o nuovi Passatori) li guida l’istinto l’entusiasmo l’ardore.
I vecchi Passatori (in termine di tacche ovviamente), in quanto recidivi, sicuramente non la saggezza! Diffidatene! Statene alla larga almeno per la vostra salute fisica e mentale!

A presto
Ciccio






IL PASSATORE DI GIACOMO

Quello che ha preceduto il Passatore è stato un periodo non troppo facile, vista l'imminente scadenza del tempo della mia compagna che aspetta il mio secondo figlio, la luna piena della notte del 25 maggio ed il dover trovare il tempo per allenarsi, soprattutto per i lunghi sempre più lunghi. Quanto tempo tolto alla mia famiglia!

Comunque venerdi 24 decido che ci proverò. Sarò seguito da Linda, Claudio, Iari,  Riccardo, Francesco, Federico e  Francesco Gioia amico di una vita che con lo scooter sarebbe stato pronto a riportarmi in zona maternità nel più breve tempo possibile.  Poi visto il tempo abbiamo abbandonato l'idea scooter.

Tensione a mille sotto il diluvio in via Calzaioli, lo sparo ed il via in scioltezza. Mi aspettavano 30 km in solitaria fino a Borgo, quindi prudenza.
A l'Olmo vedo un extraterrestre sotto un impermeabile giallo che corre in senso contrario scrutando le facce dei corridori sotto i cappucci dei kway: E' Fabio, Mitico, io son pazzo che vo a Faenza a corsa ma anche te non sei messo bene che vieni sotto il diluvio a vedermi passare...GRAZIE!
Poco dopo sento la voce di Marcello, sempre a fare foto.

Volevo tenere una media di 10 km/ora fino all'attacco della Colla e così è stato. A Borgo passo abbastanza agile sotto il traguardo intermedio e vedo i miei compagni pronti ad incitarmi, compreso Claudio che era partito da Firenze insieme a me ma decisamente con un altro passo!
Fra tutti mi vien da ridere a ripensare a Federico che mi spettava un metro dopo il traguardo nella posizione di un centometrista in griglia. Erano 100 km, non 100 m!!! Mi accompagnerà per i prossimi 35 km fino a Marradi. Dopo Borgo iniziano le salitine ma a un certo punto sento una macchina in lontananza che si avvicina fischiando, mi giro e vedo Francesco Gioia alla guida e Riccardo fori dal finestrino col fischio in bocca!!! Avevano il bagagliaio pieno di finocchiona, salame, pane e casse di birra, pronti per la serata. MITICI!

Francesco Bruni invece guidava l'ammiraglia attrezzata per i rifornimenti, i cambi ed  il CD che avevo preparato con la playlist “PASSATORE 2013 … DAI CAZZO!!!” da utilizzare nel caso mi sentissi un po' stanchino.

Inizia la Colla, abituato ai trail sapevo che le salite della Colla non mi avrebbero impensierito, ma affrontarla dopo 40 km era comunque una bella incognita.
Ogni tanto passo davanti ai miei angeli custodi accompagnatori...in uno di questi passaggi Claudio urla: Forza...siete degli Eroi! Grazie, ma dentro di me mi son detto: la parola giusta non è eroe ma una Grande Fava!
Affronto la Colla con calma ma senza smettere di correre. Sapevo che poco prima di scollinare avrei trovato una fontanina sulla sx, era il mio punto di riferimento. Lì ho bevuto anche se non avevo sete, poco dopo mi son cambiato tutti gli indumenti che avevo addosso, scarpe comprese...ottimo consiglio Francesco B.! Il cambio indumenti è stato fantastico, sembravo un divo: due mi coprivano con l'ombrello, gli altri due mi scioglievano le scarpe e mi mettevano quelle asciutte. Riccardo ha provveduto al cambio del CIP! Le mutande me le son cambiate da solo...vatti a fidare di quelli! Logicamente gli indumenti erano stati scaldati al riscaldamento della macchina. FANTASTICO DAVVERO!!!!!!

Chiamo casa...va tutto bene ma la Francesca mi dice che devo arrivare a Faenza adesso!

Scollino, guardo il cronometro e vedo che rispetto ai 10 km/h avevo accumulato solo 30 minuti di ritardo sulla Colla...quindi son passate 5h30min circa dal via ed adesso è tutta discesa!

Affronto la discesa piano, cercando di stare sotto 6min/km ma senza esagerare per risparmiarmi i quadricipiti e le ginocchia. Mangio qualcosa che stento a digerire e l'inizio della discesa non è il massimo. Federico è sempre con me, se avevo bisogno di qualcosa scattava verso l'ammiraglia per prendermelo, così ai ristori...insomma io dovevo solo correre.
Ogni tanto sentivo dei FISCHI in lontananza e poco dopo compariva Riccardo e FrancescoG in macchina:
Si va avanti 1 km e ti s'aspetta...intanto s'apre una birra”

A Casaglia 52° km, prima di entrare in paese trovo di nuovo tutti ad incitarmi, la Linda Claudio e Iari che mi  urla NON SI MOLLA EH! ...no no, tranquillo non si molla mai! E passo trotterellando.

Fino a Marradi son seguito da Federico (dì la verità Fede, non avevi mai corso a 6min/km, nemmeno da piccino????).

Arrivando a Marradi inizio a non capire come potessi ancora correre e a quel ritmo poi, sicuramente lento, ma dopo 65 km...mi sembrava impossibile!

A Marradi il cambio, si ferma Federico e parte la Linda. Io avevo perso la cognizione del tempo e un po' quella di tutto, era già tardi, credo fossero le 10 di sera e mi immagino non sia facile iniziare a correre a quell'ora e con quelle temperature. La Linda mi dice che mi avrebbe accompagnato per 20 km, fino a Brisighella quindi, e la cosa mi ha dato un enorme conforto. Correre da soli sarebbe stato molto più difficile.
Lei mi sta accanto, ormai sono un automa che sa solo correre, non so che impressione facessi ma ricordo ancora quando son passato accanto a un campo di grano orzo e lo ho illuminato con la frontale dicendo: “ Che bell'orzo!” non ero di fuori Linda, era una deviazione professionale! Del resto anche te che mi dici “ora cominciano le piantagioni di kiwi che non dimenticherò mai”, dovresti capire.
Probabilmente queste son state le uniche parole che ci siamo scambiati, oltre alle mie esternazioni sui nomi dei paesini che incontravamo...San Cassiano, Casale, Fognano...che nomi del menga!
Ai ristori, ogni 5 km, iniziavo a rallentare 20 m prima come si fa in motorino, afferravo un pezzo di pan carrè con la nutella, un bicchiere di coca e mi incamminavo mangiando e bevendo lentamente, perchè poi finito il bicchiere... avrei dovuto ricominciare a correre.

Ogni tanto incontravamo l'ammiraglia ora con Federico alla guida e Francesco fuori dal finestrino a scattar foto in tenuta da corsa, pronto a dare il cambio alla Linda a Brisighella per gli ultimi 12 km.
Fu così che arrivò anche il momento della playlist “DAI CAZZO” con i Pearl Jam che suonano Rockin' in the Free World di Neil Young, sparato a tutto foco dai finestrini dell'ammiraglia che mi tirava verso l'80° km … legandomi per sempre a questa canzone.
Anche Riccardo e Francesco G. mi aspettavano tra un panino alla finocchiona ed una birra, tutte le volte che passavo ne aprivano una...e fu così che arrivò anche il momento della Franzinkaner.

Non ho molti ricordi di quelle ore tra Marradi e Brisighella, so solo che se non avessi avuto qualcuno accanto sarebbe stata dura continuare a correre! So anche che dopo Marradi è iniziata a concretizzarsi l'idea di potercela fare, anche se ancora mancavano 35km, pochi rispetto ai 65 km fatti ma sempre 35 erano...

A Brisighella 88°, la Linda si ferma (Forse te l'ho già detto dopo l'arrivo ma GRAZIE GRAZIE GRAZIE), e parte FrancescoB. che ha fatto il passatore più volte (Mi servono amici più sani!)

Gli ultimi 12 km sono stati un'eternità. Il Garmin mi aveva abbandonato a Marradi e non sapevo più che ore fossero, del ritmo non me ne importava niente, e per i km facevo riferimento a quelli indicati sulla Provinciale, e ai cartelli ogni 10 km.
A un certo punto un corridore mi chiede: Quanto manca? Ed io: “Lo vedi il cartello della provinciale che indica 88? Bene noi abbiamo fatto un km in più! Anzi anche qualche centinaia di metri in più! Il suo GRAZIE è stato davvero un grazie pieno di riconoscenza e di speranza dato da quelle poche centinaia di metri in più fatte.
Poco prima un altro corridore aveva fatto la stessa domanda e Francesco B. rispose: “11/12 km è uguale! Non ci pensare.”  Pronta la risposta del corridore: “Uguale un cazzo!”

Poco dopo trovo  di nuovo Claudio e Iari che mi incitano: “Ti si aspetta a Faenza!”...ormai sento di avercela fatta, come mi dico sempre: se si son ricordati di montare il traguardo,  prima o poi ci arrivo, non importa quanto sia lontano.

Dal 95° i cartelli ci sono ogni km, ma tra un cartello ed un altro passava un'eternità...ormai mi sembrava di essere un vecchio SI della Piaggio che avanzava piano piano...fino ad arrivare a Faenza! A FAENZA!
Al 99° faccio l'ultima sosta di 100 m camminando poi riparto a corsa, ormai sono arrivato, svolto a sx, entro nella piazza, vedo il traguardo, bacio l'anello che porto all'anulare e prima di tagliare il traguardo vedo tutti i miei compagni che mi hanno aspettato per una giornata intera, qualcuno mi dice di alzare le braccia al cielo...passo sotto al traguardo...è finita...Riccardo stappa l'ultima bottiglia di Beck's alla transenna e me la porge...aspetta, gli dico, non ce la faccio a berla...è tutto dire!!!! Ho corso per 10h e 42 min.

Abbraccio Filippo, che è già cambiato, ha chiuso sotto le 10 ore, non so se mi spiego!
Ce l'abbiamo fatta! NON SI MOLLA MAI!

La mattina dopo apro la borsa per cercare la medaglia da dare a Cristian e trovo 4 Beck's!
CHE AMICI MERAVIGLIOSI!!!

21 maggio 2013

BOLLETTINO N. 2 - 2013

NOTIZIA 1
Cari runners, questa ve la dobbiamo proprio raccontare...
Venerdì 17 abbiamo partecipato alla notturna di Sambuca Val di Pesa; va bene che era gara del mese, però la partecipazione è andata oltre le aspettative: 19 iscritti! Claudio aveva fatto la pre-iscrizione e ovviamente gli organizzatori ci aspettavano a gloria. Quando siamo arrivati infatti, gli addetti alle iscrizioni hanno gridato "Ecco quelli della ZeroAssoluto!". A parte questa nota di colore, la corsa era effettivamente molto bellina... movimentata e anche duretta, per chi ha tirato! Roberto ha piazzato una zampata da podio, piazzandosi 3° fra i veterani e ottimo anche il 21° posto fra gli assoluti di Stefano Renzi.

Altra bella sorpresa è venuta alla fine, con la vittoria di squadra A PUNTI! Grande gioia!

Ma non è questo che volevamo raccontarvi... la soddisfazione infatti non è finita lì!
Ecco cosa ha raccontato due giorni dopo Giacomo:
"Domenica a Leccio ho incrociato 2 amici di firenze corridori e organizzatori di trail e guardando la maglietta mia e di Riccardo mi hanno detto: AAAHH..ma voi siete della Zeropositivo... la squadra che è arrivata prima alla Sambuca!"

Queste sono proprio soddisfazioni!

NOTIZIA 2
La Zero+ all'estero!

Domenica 28 aprile a Madrid Alessandro ha corso un'altra maratona! Con 3h 51' 50'' porta a termine un'impresa su un percorso ancor più impegnativo di quello di Roma... vero Ale?! Nella stessa giornata era previsto anche il percorso da 10 km, al quale ha preso parte la nostra new entry Luca Verdi... ha chiuso in 54' lamentandosi di aver fatto tardi la sera prima... Non indaghiamo oltre!

Domenica 5 maggio a Berlino un gruppetto di Zeropositivi si è cimentato nella 25 km cittadina. Ecco i risultati:
FILIPPO BALDI 1H48'16''
MARCELLO AGNELLI 2H04'25''
CHIARA SPADI 2H25'55''
CINZIA VESCOVINI 2H34'24''

Domenica 19 a Mentone, a pochi chilometri dal confine ma comunque in territorio Francese, Elia ha corso una 10 km in 41'29''.

Complimentoni a tutti!

11 maggio 2013

ELBA TRAIL 2013 “Eleonoraxvincere” ULTRASKY MARATON

-  Arrivo sabato pomeriggio 13/04/2013 sole e leggera brezza

Preambolo

Increduli della spedizione sulla bellissima Isola Toscana (Elba) tutti gli atleti (Federico, Giacomo, Marco e Riccardo) con i loro accompagnatori (Mogli, compagne e figli) si sono fin da subito ambientati nell’incantevole località di Marciana Marina trovando destinazioni nelle più disparate location; chi in camera d’albergo gran lusso, chi in appartamento privato e chi sul natante “?????bagiamino”; insomma tutti accomodati, via alle danze con boccalate di birra, coni e coppette gelato, crepes alla nutella… il tutto forse per non pensare e per sdrammatizzare cosa li avrebbe attesi l’indomani. Effettivamente era ben visibile la tensione che si esprimeva in tutte le sue forme; chi contemplava il mare spillandosi un buon sigaro, chi andava esagitato nella ricerca disperata di un parrucchiere libero pensando che quel capello di troppo il giorno dopo lo avrebbe fatto ritardare e chi parlava distrattamente di barche…. Anche perché per tutti il pensiero correva lì… a quei SESSANTA KM e 3500 MT +. 

Nota sarcastica del Mephisto style: Federico durante la ricerca disperata di un parrucchiere effettua svariate telefonate ma, nonostante l'isola sia deserta, nessuno ha posto fino alla settimana successiva. Alla fine si imbatte in una vecchia insegna nella piazza principale del paese dove vi è indicato Barbiere. Entra e chiede al coiffeur, un tipo strano alla Woodstock, anarchico, juventino, capellone bianco e barba allo sterno e sicuramente poco affidabile: “non mi dire che non hai posto anche te?” No, no, vieni vieni. All’interno del locale tante facce isolane, chi parla del calcio chi gioca a carte, insomma un ambiente “particolare”. Dopo nemmeno un minuto l’Anarchico lo fa accomodare su una vecchia poltrona. Con taglio lesto e sbarazzino (ci sono voluti 2gg per rimettere i capelli a pari lunghezza) sistema i capelli e alla richiesta di lavare la testa il tipo barbuto dice: No, non importa, e nemmeno ti taglio il pizzetto, mi ricorda tanto quello di Mephisto, quello che mi ... (BEEEEEEP)

La serata si è conclusa con un ottimo pasta party in albergo e tanti sguardi agli avversari nella ricerca del più forte per capire se è umano o cyborg.

- Partenza Domenica mattina 14/04/2013 ancora notte cielo sereno

La Corsa

Si parte all'alba con ancora poca luce, sono le sei di mattina. Stranamente Federico non parte a 3.30 sul lungomare di Marciana Marina ma aspetta nel gruppetto Zero+ formato da Giacomo, Riccardo e  Marco (futura new entry). Iniziano la prima salita e all'imbocco del primo sentiero si forma una fila indiana con poche possibilità di sorpasso. Dopo circa mezzora di corsa lungo il single track, a comando risposta Federico con Giacomo superano 20 persone con scatto fulmineo stile Chingachgook e Uncas nell’ultimo dei Mohicani con racchette alla mano quasi fossero lance. Gli altri a seguire riescono a tenere il loro passo ed insieme raggiungono il paese di Marciana Alta. Da lì inizia una strada suggestiva, ripidissima, che condurrà i penitenti fino al santuario di Madonna Del Monte. La strada rispiana e invoglia la corsa fino alla località Il Semaforo. Riccardo arriva con un po' di ritardo e  dice che è pieno di dolori, un po' preoccupato si rincuora constatando che siamo già al 15°km. Si riparte in picchiata verso il mare, discesa tecnica (al briefing pre-gara ci avevano avvisati: lì se vi fate distrarre del paesaggio serviranno alcuni punti di sutura!). Nella discesa Giacomo parte davanti con Marco che gli tiene il passo e scendono come missili fino all'ultimo scoglio, poi a sx si proseguiranno sulla spiaggetta di Chiessi. E' ancora mattina presto e sembra di attraversare un luogo da favola. Pochi indugi, si lavano la faccia alla fontanella della piazza e via di nuovo in salita alternandosi. Riccardo e Federico devono ancora arrivare ma la speranza è quella che possano ricucire lo strappo. Si risale sulla cresta guadando ripetute volte i fiumi che scorrono nella valle; arrivati in cima... semplice... si riscende di nuovo sul livello del mare.

Al 20° km arrivano a Pomonte, il primo ristoro, con panini al prosciutto e formaggio, cioccolata e CocaCola. Riempono il camel bag e ripartono sgranocchiando una barretta. Altra salita gli spetta. Marco e Giacomo proseguono ma non sanno niente di quello che succede dietro a gli altri due... Dopo un po' Giacomo inizia ad allungare, prende ritmo e prosegue in solitaria. Ormai è passata metà gara il cronometro segna oltre 5 ore e l'affare si fa serio. Intanto anche Federico (da buon Zero Positivo) “abbandonato a se stesso Riccardo” e ingranata la ridotta aveva ripreso Marco. Giacomo arriva al di sotto delle 7 ore al secondo ristoro del 40° con un ginocchio dolorante e zoppicante ma, mentre pensa all’eventuale ritiro ed il conflitto interiore gli dice “non mi ritirerò MAI”  si attarda alla ripartenza. Nell’afferrare le racchette che lo avrebbero sorretto durante gli ultimi 20 km e proprio nel mentre si stava accingendo a ripartire, sente una voce che risuona nella valle “GICOOOOO....” si volta e vede Federico e Marco che lo hanno raggiunto.

Poche parole, ma l’intesa e la sofferenza sembrano condividersi:

G:        Che c'hai un antidolorifico?
F:         Certo, con questo ti passa tutto! (E si scambiano una pillola rosso mattone)
G:        Io mi avvio!
F:         Ti raggiungiamo e finiamo insieme…


Gico si anticipa di 5/10 minuti e dopo poco i tre si riabbracciano in salita lungo un percorso boschivo che sembra ci siano passati solo cinghiali. Arriva la mitica scalata al Capanne ma…  nel  frattempo… continuano a chiedersi in che condizioni sarà Riccardo. Prima dell'attacco alla ferrata, presi da uno “strano” senso di colpa contattano al cellulare il compagno lontano e dal tono di voce capiscono che anche lui non mollerà MAI... sta affrontando il calvario con un'oretta di ritardo!

R: Sono ora al ristoro del 40°
F: Bene hai un'ora di ritardo... col caXXo che ti aspettiamo! Ci si vede all'arrivo, sbrigati!

I tre ripartono sapendo che finita la ferrata ci sarà il compagno di avventure Francesco B. (new entry) ad aspettarli con RedBull (per Fede) e Moretti (per Giacomo e Marco) come promesso e pattuito la sera prima.

Già... i ricordi della sera prima; sembra incredibile essere lì a 10km dalla meta, e pensare che tra una birra e l’altra si erano giurati, con patto fraterno, fedeltà all’arrivo:

G: Allora si fa la corsa tutti insieme e ci s'aspetta!!!
T: Si, si, si partiamo tutti insieme
R: Ok, ma l'ultimo è BUCO!
T: Ok! Ok! Ok! Ok!

I tre raggiungono la base della ferrata, in alto si vedono i volontari del Soccorso Alpino e Francesco B. con la Moretti. Federico afferra la corda di acciaio ed urla “TIRA, TIRAAAA....”….  ma niente, la corda era fissa, dovevano salire con le ultime forze rimaste. Finalmente la fresca Moretti! Due bischerate con quelli del soccorso alpino che dicono che i primi sono passati moooooolto prima di noi… Al ché i tre intrepidi ribattono dicendo che stanno facendo il secondo giro... (eppure sul momento la battuta li ha fatti sganasciare dalle risate).
Quel 50° km tra ferrata, arrampicata, Moretti e bischerate è stato percorso al ritmo forsennato di 26 min/km (UN RECORD!!!)

Bene, di nuovo, è giunta l'ora di ripartire. Francesco B. mosso da commozione rimane ad aspettare Riccardo mentre Giacomo, Federico e Marco ripartono per l'ultimo strappo prima della vetta inseguendo come un miraggio le sinuose linee di corpo femminile sicuramente notato in precedenza durante un sorpasso di gran carriera mentre erano in sosta birra. Finalmente inizia la discesa...ma le gambe ormai sono rigide e turgide, il sentiero rimanente è davvero tosto, più da Camosci che da podisti. Ad un certo punto Marco, che in discesa va come un treno, si gira verso gli altri due ed urla: <<Forza ragazzi...”colpo di culo”, ha sbagliato strada e l'abbiamo raggiunta!!! >> (Riferendosi al miraggio di prima).

Ma il Capanne è un monte più difficile da scendere che da salire, rivelerà ai tre bolliti scomparendo all'orizzonte il Miraggio. A questo punto gli ultimi km sembreranno un'eternità (2 ore di sofferenza), Marciana Marina si vede laggiù in fondo, sembrano toccarla ma ancora è molto distante. Non si sa grazie a quale forza ma tra una bischerata e l’altra, i tre entrano in paese e tagliano il traguardo con un tempo mai visto sul display del Garmin, per poco non c'entrava: 10h49’ e i secondi metteteceli voi a vostro piacere...

Riccardo intanto, grazie al suo salvatore Francesco B., era riuscito con del buon KitKat di prima scelta a recuperare la fatica...concluderanno insieme gli ultimi 10 km. Avvistati dopo un'oretta nel lungomare di Marciana, Riccardo ripeteva un mantra da chissà quante ore, ma con il sorriso stampato in faccia di chi sa di avercela fatta, senza averne mai dubitato,  ed avvicinandosi facendo oscillare il dito come per dire no-no... “BARCOLLO, MA NON MOLLO!”

Gli altri tre lo accompagnano festosi e contenti negli ultimi metri con l’unica incitazione che si era meritato: BUCO! BUCO! BUCO!

Commenti:

F: Un’esperienza unica, più che una gara, un viaggio, anche dentro se stessi.
G: Un'esperienza mistica, un trip!
R: ancora non pervenuto
M: ancora non pervenuto


Dati in sintesi:

Distanza: 59,81
Tempo: 10:49:19
Passo medio: 10:51 min/km
Aumento di quota: 3110 m
Calorie: 5,557 C
Birre consumate durante il weekend: 27 Menabrea + 1 Moretti
Spaghetti alle vongole: 15 porzioni

Special thanks a Francesco B. per la Moretti, la RedBull e per il freschissimo KitKat e… molte grazie al miraggio!

8 maggio 2013

CI PIACE TANTO LA CORSA A COPPIE!

Ieri sera c'è stata la corsa a coppie... come ci piace questa gara! Si vede sia dal numero di partecipanti (ben 11 coppie!), sia dall'impegno che ognuno mette nel dare il meglio di sé e possibilmente fare le scarpe alle altre coppie Zero+!
Eccole qui in ordine di arrivo:
RENZI-CACCETTA
MANNINI-CALDINI F.
PAOLETTI-FRANCONI
VICCHI-PIZZICHI
COLLIGIANI-ROSSI P.
DI TOMMASO-TRONCONI
CERTOSI-CALDINI R.
TINTI-PILATI 
CALDINI A.-MORANDI
AGNOLETTI-FARSI
BORRI-RIVOLTA

Le coppie quest'anno presentavano una eccezionale novità: l'assenza di Faffa con il conseguente abbandono della storica coppia Lalo-Faffa. La nuova coppia Claudio-Federico ha venduto cara la pelle ma nulla ha potuto contro lo strapotere di Bibì e Bibò. Oltre a infliggere più di un minuto agli avversari, questi gemelli-diversi hanno anche sbriciolato il record Zero+! Lalo e Faffa possono rosicare abbondantemente!!
Quest'anno avevamo anche un General Manager tutto in tiro e con l'aria professionale a distribuire i pettorali (vedi foto!).
Presenti le storiche coppie di fatto Agnoletti-Farsi e Paoletti-Franconi, sempre più innamorati. Rientro alla grandissima per il desaparecido Di Tommaso.
Il risultato di maggior rilievo, insieme all'undicesimo posto fra gli assoluti della coppia Renzi-Caccetta, è senz'altro il sesto posto fra i veterani della super coppia Vicchi-Pizzichi! Hanno vinto una bella borsa a pallini, molto gaia, come si addice alla nostra squadra!

Dopo la corsa tutti a mangiare una pizza al circolino... E mentre Giacomo e Riccardo corteggiavano la cameriera (che ha consigliato loro una visitina in psichiatria, che è lì vicino a Careggi), la Linda riconosceva la maglietta del Lalo annusandola, il Frank faceva il geloso con Elia e il Pila cercava di sbirciare le cosce alle Brasiliane, abbiamo preso anche una COPPA per il quinto posto di squadra!